
Hofbräu München
NOME
Hofbräu MünchenFONDATA NEL
1589NAZIONALITA'
Germania
LA STORIA
La storia dell’Hofbräu München inizia più di 400 anni fa come una sfida. Dal momento che a corte non era apprezzata la birra prodotta a Monaco, Guglielmo V, duca di Baviera, fondò la Hofbräuhaus nel 1589, la culla del birrificio e della gastronomia. Ad oggi è uno dei due soli birrifici tradizionali rimasti a Monaco, ancora oggi gestito da mani bavaresi. Tutto ha inizio nel 1589 quando il Duca Guglielmo V, a capo di un popolo assetato e circondato da una Corte dai gusti difficili, che trova la birra prodotta a Monaco non proprio allettante. Stanco di ciò, il Duca, il 27 settembre del 1589, decide di intervenire e riunisce i membri del consiglio per risolvere il problema. Il responso è unanime: bisogna costruire un Birrificio Reale! Con grande entusiasmo viene commissionato al mastro birraio dell’Abbazia di Geisenfeld, tale Heimeran Pongraz, l’intera opera: nasce così sul cortile dell’allora residenza Ducale, l’Hofbräuhaus (“Staatliches Hofbräuhaus in München”, letteralmente “Birrificio Nazionale della Corte in Monaco”). Nel 1592 inizia la produzione con un’unica birra scura, che però il successore Massimiliano I non gradisce particolarmente, preferendo invece birre leggermente acidule e rinfrescanti, create con una buona percentuale di malto di grano. Nel 1602 emana una legge che vieta a tutti i birrifici di produrre birra di frumento, Weissbier, dando così il monopolio all’Hofbräuhaus. La richiesta aumenta a tal punto da necessitare, nel 1607, la costruzione di una seconda brauerei al Platzl che, ancora oggi, è lì a dimostrare la sua storicità. Nel 1610 viene emanato un editto che autorizza le osterie di Monaco ad acquistare birra dalla Birreria di Corte e venderla non soltanto ai cortigiani, ma anche al "comune popolo". Questa data segna l'inizio del successo delle birre dell’Hofbräu. Pongraz, lo storico mastro birraio, va in pensione e viene sostituito da Elias Pichler. Nonostante le due sale di cottura operino a pieno regime, i sudditi brontolano: “In fin dei conti – dicono – un tempo c’era la buona e forte birra proveniente da Einbeck ma ora solo due birre: una birra scura (Braunbier) e la birra di frumento (Weissbier): ci vuole una birra più alcolica!”. Pichler si cimenta e crea, nella primavera del 1614, la prima birra prodotta a Monaco in stile “Einbeck” chiamata “Maibock”, che riscuoterà un enorme successo. Ne ha fatta di strada il birrificio! Fino a quando i bombardamenti della seconda guerra mondiale non ne risparmiano gli edifici, e alla fine della Guerra soltanto una piccola porzione dello stesso è ancora funzionante. Valentin Emmert, nell’autunno del 1945, è il nuovo gestore dell’HB, o meglio delle sue rovine: cominciano i lavori di ricostruzione di entrambe le sedi, lavori che termineranno nel 1958. Gli impianti cominciano ad apparire obsoleti e così, nel 1980, si progetta una nuova unità di produzione che viene inaugurata il 23 novembre 1988 a Riem, nelle adiacenze dell’aeroporto di Monaco. Dopo soli sette anni, e in seguito nel 2011, è necessario aumentare la capacità produttiva poiché la richiesta è in costante aumento anche dall’estero. Le birre prodotte, sono realizzate secondo la "Legge della purezza della birra" (Reinheitsgebot), vigente in Germania dal 1516. La tutela ambientale ha la massima priorità e a tal proposito l’HB aderisce al "Umweltpakt Bayern", il Patto per l'Ambiente della Baviera.